Jiu Jitsu ed MMA hanno un legame molto stretto.
L’UFC nacque come sfida del Jiu Jitsu Brasiliano ad esponenti di altre Arti Marziali e/o Sport da Combattimento.
Nel tempo il Jiu Jitsu si è slegato dalle MMA. Chi ha cominciato poco meno di 20 anni fa, come me, ha vissuto la confusione che esisteva in chi percepiva il Jiu Jitsu Brasiliano come Vale Tudo. Ed erano pochissimi a conoscere sia l’uno che l’altro.
Oggi il tutto ha una connotazione differente.
Il Jiu Jitsu è diventato Sport autonomo, con le sue regole, pur essendo parte integrante dell’allenamento di chi combatte nelle MMA, che sono la trasformazione di quello che fu il Vale Tudo.
Quanto conta, oggi, il Jiu Jitsu in un contesto di combattimento di Mixed Martial Arts?
Credo che, a livello medio e basso rimanga la disciplina che possa fare la differenza. Entrare in clinch e spostare il combattimento al suolo è più facile che non mantenerlo sempre e comunque in piedi.
Un buon lottatore sarà abituato ad atterrare ed a difendere atterramenti e proiezioni da anni. Al contrario di uno striker che, inevitabilmente, lo farà da quando sposterà la sua attenzione sul combattimento misto.
Più sale il livello medio dei fighter e più il Jiu Jitsu è tanto importante quanto alto è il livello di chi lo rappresenta.
Se una buona cintura viola con un decente striking potrà creare grossi pericoli, in un contesto medio, altrettanto non basterà se si vorrà affrontare un avversario di lunga milizia.
Servirà essere un lottatore di alto livello, in grado di colpire e difendersi dai colpi e, necessariamente, sarà indispensabile che le capacità di portare al suolo siano estremamente collaudate.
A terra ci vai se l’avversario ce lo porti.
Facciamo Jiu Jitsu, quindi, ma non dimentichiamo quanto importante sia il wrestling, anch’esso parte integrante del repertorio di in buon lottatore di Jiu Jitsu.