Spesso sottovalutata, nonché estremamente sconosciuta e poco diffusa in Italia, la Lotta Olimpica ha in realtà acquisito un ruolo sempre più importante nell’apprendimento e nell’evoluzione del combattimento, sia nelle fasi di grappling che in quelle che comprendono uno scambio “misto”, e mi riferisco alle MMA.
Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un video, nel quale Marcelo Garcia, anche nel Jiu Jitsu con GI, asseriva di addestrarsi nella Lotta, piuttosto che nel Judo.
Nella lotta no-gi, anche nel Jiu Jitsu stesso, dove “chiamare la guardia” non viene penalizzato, saper lottare in piedi è fondamentale. Senza GI è più facile passare la guardia ed attaccare gli arti inferiori, per cui, stando dentro la guardia può rivelarsi più redditizio. A ciò si aggiunga che, da sotto, finalizzare e “raspare”, senza GI, non è una impresa sempre facile.
Nel Grappling “chiamare la guardia” viene penalizzato dal regolamento, con un punto all’avversario, per cui, la fase in piedi non ha minore importanza di quella al suolo.
Nelle MMA la Lotta in piedi, adattata alla specificità della disciplina, assume un ruolo ancora più rilevante. Un buon “wrestler” deciderà dove tenere il combattimento. Se mantenerlo in piedi, nel caso sia miglior striker, oppure portarlo al suolo, nel caso opposto.
Il livello dei lottatori di MMA italiani potrà crescere nel momento in cui esisterà un adeguato “coaching” di Lotta Olimpica. Ad ora, chi conosce in maniera appropriata la Lotta Olimpica è ancora un numero estremamente ridotto di combattenti.
Ma attenzione, anche nel Grappling è fondamentale avere un’ottima base di Lotta Olimpica. Quanti buoni lottatori hanno battuto delle cinture anche molto alte di Jiu Jitsu, grazie ad un atterramento e ad uno sfruttamento ottimale del posizionamento al suolo?