Molto spesso si abbina l’idea del Jiu Jitsu a quella di lotta al suolo, con un principio identificativo che non ha nessun senso.
Il Jiu Jitsu è uno stile di lotta nel quale l’incontro comincia in piedi e può finire al suolo (ma non necessariamente). Non esistono limitazioni di tempo al suolo, ma nemmeno in piedi.
La prassi di “tirare in guardia”, rientra nelle possibilità tecniche del lottatore di Jiu Jitsu, che, al suolo, ha la possibilità di raccogliere il maggior numero di punti. Questo non toglie che fuoriclasse del calibro di Rodolfo Vieira, Roger Gracie, Jacarè e, qualche anno fa, Royler Gracie, Mario Sperry e Tererè, siano e siano stati dei lottatori di Jiu Jitsu che hanno fatto della lotta in piedi l’arma fondamentale per portare l’avversario a terra e passargli la guardia.
Nel Jiu Jitsu non esiste limitazione nelle prese e pochissime restrizioni nelle tecniche per atterrare e proiettare.
Un lottatore di Jiu Jitsu non deve avere le capacità di lotta in piedi di un judoka, perché, nella sua strategia, alcuni di quei movimenti potrebbero rivelarsi più pericolosi che produttivi, ma saprà applicare quelle entrate che gli consentiranno di mantenere un buon controllo al suolo. Questo non toglie che molti lottatori pratichino con assiduità Judo ed abbiano addirittura la cintura nera nella disciplina.
Tecniche di rovesciamento quali il “berimbolo” e la “guardia invertita” hanno sviluppato e diffuso, in questi ultimi 2-3 anni, un Jiu Jitsu fatto più di tirate in guardia e rovesciamenti che non di proiezioni e passaggi, ma questo non ha evitato che il numero 1 al mondo, indipendentemente dal peso, sia Rodolfo Vieira, un “passatore di guardia” fenomenale, grazie anche all’impostazione del suo gioco, in cui l’atterramento dell’avversario riveste un ruolo fondamentale.
Nella nostra Accademia i nostri ragazzi sanno proiettare ed atterrare, chi meglio, chi meno bene, sebbene i mesi iniziali vengano comunque dedicati maggiormente allo studio delle fasi al suolo. Lo dimostrano e lo hanno dimostrato nelle gare.
Spesso lo sparring ha inizio in piedi, soprattutto in prossimità delle competizioni e quando si pratica senza gi, secondo il regolamento del Grappling.
Anche per noi tirare in guardia è una opzione, perché per conoscere bene e con completezza il Jiu Jitsu non si deve escludere nulla dal proprio bagaglio tecnico, soprattutto in considerazione del fatto che questo ha il proprio arsenale più fornito nella parte a terra.
Ma non dite che il Jiu Jitsu è “lotta a terra”, perché così non è.