Il Jiu Jitsu stile brasiliano è una disciplina dal patrimonio tecnico infinito. Anche il praticante più esperto potrà essere “sorpreso” da una posizione o da un movimento nuovo, magari affine a quanto da sempre appreso, ma pur sempre nuova.
Questo semplice riferimento lascia comprendere quanto il Jiu Jitsu possa considerarsi un’Arte Marziale il cui studio prevede un inizio, ma non una fine, se si vuole seguire un profondo itinerario conoscitivo.
Un ruolo fondamentale, come peraltro in ogni disciplina o Sport, hanno le basi, ovvero posizioni e movimenti senza i quali la pratica di un buon Jiu Jitsu diventa imprescindibile.
Un buon lottatore saprà destreggiarsi in due o tre passaggi di ciascun tipo di guardia, sapendo gestire propriamente almeno un paio di guardie, dalle quali sarà in grado di applicare un numero adeguato di “raspado” (rovesciamenti), a lui più congeniali. Dovrà saper tenere una buona base, una buona “monta” ed una buona posizione sulla schiena, conoscendo bene le finalizzazioni più comuni (e le uscite), per poi muoversi applicando quelle a lui più consone (per uno sarà il triangolo, per un altro uno strangolamento, ecc).
Da non trascurarsi la parte in piedi (il Jiu Jitsu non è lotta a terra), dove sarà importante padroneggiare le proiezioni e gli atterramenti più sicuri (non sempre sono quelli del Judo)
Sarà importante “crearsi” un gioco, ovvero uno schema tecnico e strategico che permetta di sentirsi sicuro a seconda delle circostanze (dalla guardia, dalla mezza guardia, da dentro la guardia, ecc). Ma sarà anche importante sapersi adattare all’avversario, sfruttandone le debolezze.
Ma un praticante diligente ed appassionato cercherà anche di evolvere costantemente il proprio “gioco”, ampliandolo ed arricchendolo giornalmente, in maniera da renderlo vario e ricco. Proverà movimenti e posizioni alternative, aggiungendo sempre qualche tassello al proprio Jiu Jitsu, si metterà in condizione di condurre uno sparring in situazioni sfavorevoli, così da migliorare la propria difesa, “costringendosi” a fare ciò che gli è meno congeniale.
Un buon lottatore conoscerà i fondamenti di più tipologie di guardia, più passaggi e più varianti di un medesimo attacco per non trovarsi disarmato nel caso debba affrontarle.
Il Jiu Jitsu è un libro con migliaia di pagine, che va saputo raccontare e di cui va compreso il significato, ma di cui ciascuno terrà a memoria le pagine o i capitoli che più si adattano alla sua “sensibilità”, senza mai dimenticare il libro nel suo complesso.