I due main events dell’ultimo UFC, hanno visto Overeem vs Browne e Shogun Rua vs Sonnen. In breve: Overeem è stato Campione del Mondo nel K1 Pesi Massimi; Browne è un buon fighter, anch’egli striker, ma sicuramente non di livello.
Shogun Rua, pur essendo anch’egli uno striker d’origine, è anche cintura nera di Jiu Jitsu. Sicuramente non sarà uno dei migliori in senso assoluto, ma è altrettanto certo che il Jiu Jitsu lo conosce bene; Sonnen è un wrestler, che a livello universitario ha ottenuto buoni risultati a livello universitario, ma che nelle MMA è uno tra coloro che ha trasferito al meglio il proprio wrestling. Ma attenzione. Su 13 sconfitte, 8 sono arrivate per finalizzazione.
Quello che è accaduto l’altra sera, è quanto segue:

Tutto questo vale come testimonianza del fatto che le MMA non sono Muay Thai+Lotta+Boxe+Jiu Jitsu, ma che ormai vanno intese ed interpretate in senso assoluto e globale e che in un contesto con così tante variabili (possibilità di colpire, lottare in piedi ed a terra, ecc), rende possibili varie soluzioni ed espone, anche gli “esperti” di una disciplina, ad essere battuti sul loro campo preferito. Ovviamente, questa regola non vale sempre e comunque.
Ma nell’ultimo UFC, tutto ciò si è verificato.
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