Ho organizzato diversi eventi di MMA, dal 2006 ad oggi. In quegli anni la maggiore difficoltà consisteva nel trovare fighters italiani che si allenassero e combattessero nei nostri circuiti. Vi era forse meno di una decina di atleti che potessero vantare un minimo di attività agonistica costante e ciò rendeva assolutamente necessario invitare fighters provenienti da altri Paesi.
Se da una parte questo fenomeno ha permesso che fossero proposti al grande pubblico lottatori di grande livello tecnico, spesso imparagonabile a quello allora circolante in Italia, d’altro canto non vi era la possibilità di creare sviluppo ed interesse nelle palestre di casa.
Avere un fighter italiano che combatte crea un interesse ed una partecipazione che non ha confronto con alcun fighter di pari livello, proveniente da oltre confine.
Questo l’ho provato personalmente e ne sono testimone diretto.
La situazione sta progressivamente cambiando e gran parte degli eventi nostrani stanno puntando con insistenza su lottatori che si allenino in palestre italiane.
Questo assicura la partecipazione della palestra e degli amici di chi frequenta la palestra, creando un circolo virtusoso, in grado di ampliare il movimento delle MMA.
Esistono fighters in grado di muovere 100-200 persone, che a loro volta si faranno portavoce di quanto hanno visto, creando e sviluppando interesse.
Per eventi di medio livello, è pertanto estremamente importante, a mio avviso, proporre combattenti che si possano far conoscere, progressivamente, al pubblico. A chi giova vedere all’opera un ragazzo francese, svizzero o austriaco che abbia all’attivo 3-4-5 match? E’ sicuro che non vi siano identiche alternative da noi?
Poi, nulla esclude che si possano organizzare confronti con atleti di scuole internazionali. Quando però questo avrà un senso.
NGT6 avrà tutti combattenti che si allenano e praticano in Italia, alcuni dei quali, peraltro, sono nati all’estero, ma che si sono comunque formati qui. E la card sarà di assoluto livello e prestigio.
Poi, nulla esclude che si possano organizzare confronti con atleti di scuole internazionali. Quando però questo avrà un senso.
NGT6 avrà tutti combattenti che si allenano e praticano in Italia, alcuni dei quali, peraltro, sono nati all’estero, ma che si sono comunque formati qui. E la card sarà di assoluto livello e prestigio.